sabato 18 febbraio 2012

Bond USA per 6000 miliardi... falsi

Questa notizia, nei canali, diciamo così, indipendenti, gira da anni.
In questi giorni è finita su tutti i giornali ed è arrivata anche in tv.
Vediamo un articolo:  ad esempio da Repubblica

Ecco qui, secondo me, i passaggi più significativi:

Titoli di stato Usa falsi, per un valore di seimila miliardi di dollari ... sono stati sequestrati in Svizzera dai carabinieri del Ros per ordine della Procura della Repubblica di Potenza.

La "totale falsità" dei titoli, "emessi" nel 1934 dalla Federal Reserve, è stata accertata da funzionari della stessa Banca centrale americana e da personale in servizio presso l'Ambasciata Usa a Roma.

I rappresentanti dell'ambasciata americana hanno certificato la falsità dei Bond, stupendosi della "perfezione" con cui sono stati realizzati alcuni certificati.

Gli States ... avrebbero mostrato interesse a venirne in possesso per evitare che fossero messi in circolazione


Diciamo che non vale nemmeno la pena fare dei commenti.
Come sistema mi pare comunque ottimo, chiedere all'oste se il suo vino è buono...
Quanti sono e a quanto ammontano in controvalore i titoli "falsi" in circolazione nel mondo che la Fed si rifiuterà di pagare da qui in avanti?

lunedì 13 febbraio 2012

La coazione a ripetere

Perchè ci sentiamo costretti a fare e rifare sempre gli stessi errori, perchè restiamo ingabbiati, non solo come singoli, ma anche come gruppi, come nazioni, come gruppi di nazioni, nella coazione a ripetere e ripetere e ripetere... anche sapendo che stiamo andando dritti verso il baratro?
Per quale oscura e recondita ragione la Grecia, che non è riuscita a ripagare i debiti fino ad ora, ammazzando ulteriormente l'economia, riducendo l'intero paese sul lastrico, dovrebbe riuscire nel ripagare un debito ancora più alto?
Questa cura, fino ad ora, ha prodotto solo l'aggravarsi della malattia, come si può pensare che stia funzionando o che, in futuro, funzionerà?
Come diceva Georg Christoph Lichtenberg :
Non so dire in verità se la situazione sarà migliore quando cambierà; posso dire che deve cambiare se si vuole che sia migliore.

venerdì 10 febbraio 2012

Volunia - seconde impressioni

Siamo solo al secondo giorno ma vorrei aggiungere qualche altro tassello alle mie impressioni su Volunia.
Per prima cosa ho notato che, dopo un solo giorno, ripetendo la stessa ricerca i risultati sono decisamente migliorati, vedremo in seguito come si evolverà questo aspetto, ovviamente non secondario.
Seconda considerazione ci sono molti piccoli problemini di aggiornamento delle mappe, di entrata-uscita dal "mondo" Volunia, ma tutte cose immagino facilmente risolvibili.
Terza cosa i gadget da inserire nel proprio sito, notevoli, li ho messi in tutti i miei blog.
Quarta cosa la parte social.

Utile, veramente interessante, quando ci si trova in siti particolari, demenziale quando ci si ritrova nella home di Volunia.







giovedì 9 febbraio 2012

Volunia prime impressioni.

Volunia prime impressioni.

Dopo aver (finalmente) avuto l'accesso a Volunia ecco le mie prime impressioni.
L'idea è buona, anzi le idee, sono ottime.
La realizzazione, per ora, è ancora piuttosto "acerba".
Le prospettive?
Difficile dirlo, la risposta si potrà dare tra qualche mese, quando il web sarà significativamente indicizzato, le mappe saranno significative e i risultati delle ricerche saranno confrontabili con altri motori di ricerca, in primis, Google.
Certo, ci troviamo di fronte a tutt'altro, un po' browser, un po' social, un po' motore di ricerca, un po' meta-blog e metachat.
Se riuscisse a fare tutto questo diventerebbe "Il web", cioè un modo per navigarlo, per rapportarsi con gli altri, per tutto.
Un progettino appena appena ambizioso.
Volunia non vuole essere un concorrente di Google, aspira a molto di più, vuole modificare in modo completo il nostro modo di accedere alla rete e rapportarci con chiunque altro vi acceda.
Onestamente mi sembra un progetto forse troppo ambizioso.
D'altra parte proprio perchè così ambizioso potrebbe anche riuscire, chi vivrà vedrà.
Quello che pochi, anche tra coloro che si ritengono addetti ai lavori, mi pare abbiano colto sono gli aspetti fondamentali e sottesi a tutto il progetto, che sono molti e fondamentali.
Per prima cosa Volunia vede la rete come un luogo, non solo perchè disegna delle mappe ma perchè la indicizza come insieme di luoghi dove ci sono oggetti, il che non può che essere un salto di qualità perché la rete è, a tutti gli effetti, un luogo, quindi rappresentarlo come tale è sicuramente più preciso che qualunque altra rappresentazione.
Secondariamente l'algoritmo di ricerca si basa, invece che sul rank delle pagine, su una definizione semantica e topologica, inizialmente demandata a robot di volunia (chissà se affidabili o meno), ma, soprattutto, alla partecipazione dei webmaster che sono invitati a definire semanticamente e topologicamente i siti che gestiscono; il secondo criterio sembra essere la popolarità sia come storico delle visite, sia come popolarità istantanea.
Questo nuovo paradigma di ricerca dovrebbe approdare, in un secondo tempo, in una vera e propria visione semantica del web, staremo a vedere.
Anche così, comunque, è un cambio totale di paradigma e, a me pare, un salto in avanti estremamente significativo, molto più grande dell'avvento del pagerank oltre che, almeno all'inizio, molto meno manipolabile.
Terzo aspetto è l'aspetto social-blog-chat.
Anche in questo caso la potenza dell'idea di base è, secondo me, dirompente. La logica sottesa è quella di liberare chat e blog dal proprio orticello per approdare all'idea che quello che io penso lo posso dire là dove ha senso leggerlo, senza costringere chi vuole sapere la mia opinione a conoscere me personalmente (facebook) o il mio blog ma solo essere interessato all'argomento riguardo al quale voglio esprimere la mia opinione. Molto hanno fatto i giornali online in questa direzione.
Questa parte è quella che mi convince meno, ma è anche quella con cui ho meno dimestichezza e quindi non mi sento in grado di valutarla.


Molte le domande e i dubbi sulla gestione della privacy, anche se personalmente sono contrario alla privacy in generale, quindi lo vedo come un falso problema tenendo conto quello che è stato ed è tutt'ora facebook e quando poco la gente se ne faccia un problema.


Per finire la metafora delle galline.
Volunia, se avrà successo, sicuramente ci libererà da diverse gabbie... a patto però di chiuersi nella meta-gabbia di Volunia, che si propone, in certo senso come il contenitore del web, come la scatola dentro cui c'è tutto il web, una gabbia grandissima, ma pur sempre una gabbia, ameno che dopo volunia nascano molti altri "navigatori" per web, cioè degli ibridi browser/motori di ricerca/social, ognuno con la sua visione particolare del web.
Il che è più che probabile, forse è il normale evolversi della rete, i social diventeranno sempre più anche motori di ricerca, i motori di ricerca sempre più social, etc. arrivare primi, come cerca di fare Volunia potrebbe essere un bel vantaggio.